Il 24 giungo 1859 scoppia a Solferino, in Lombardia, la II guerra d’indipendenza italiana, una delle battaglie più sanguinose che l’Europa abbia mai vissuto. Henry Dunant, un giovane ginevrino, rimane sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi vengano abbandonati a loro stessi; più di 40.000 persone giacciono sul campo di battaglia.
Cosciente, quindi, che l’unica cosa da fare è quella di ricorrere alla buona volontà degli abitanti del paese, Dunant raduna uomini e donne, ritorna sui campi di battaglia per raccogliere i feriti.
Henry Dunant viene considerato il fondatore della CROCE ROSSA.

Il 22 agosto 1864 viene sottoscritta, anche dall’Italia, prima “Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti in campagna”. Il documento, composto da dieci articoli, garantisce neutralità e protezione alle ambulanze e agli ospedali militari. La croce rossa su sfondo bianco viene adottata quale simbolo di protezione e neutralità riconosciuto a livello internazionale. L’emblema, privo di significato religioso, è scelto invertendo i colori federali della bandiera svizzera, in omaggio al paese ospitante.
Nel 1864 si tiene, a Milano, un congresso in cui si approva il regolamento del Comitato di Milano come Comitato Centrale per il coordinamento delle attività dei costituendi nuovi comitati. Il 20 giugno 1866 l’Italia dichiara guerra all’Austria e le prime quattro “squadriglie” di volontari partono alla volta di Custoza. Da allora la Croce Rossa Italiana è sempre presente e attiva nei conflitti che vedono impegnata l’Italia, sino alla II guerra mondiale.

Il 1899 viene adottata una convenzione per l’adattamento dei principi sottoscritti nel 1864 alla guerra marittima.
Dopo la prima e soprattutto la seconda guerra mondiale, vista la tragicità della sorte delle persone coinvolte nelle ostilità in particolare della popolazione civile; il 12 agosto 1949 si riunisce a Ginevra una Conferenza diplomatica che adotta quattro convenzioni.
Regole precise proteggono gli internati civili, i diritti e i doveri di una Potenza occupante sono chiaramente stabiliti, sono vietate le rappresaglie e le deportazioni.
I Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna
II Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti, dei malati e dei naufraghi delle forze armate su mare
III Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra
IV Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra.
Grazie a ciò gli Stati firmatari, Italia compresa, si impegnano a curare amici e nemici senza alcuna distinzione, a rispettare l’essere umano, la dignità della donna; a vietare gli stermini, la tortura, le esecuzioni sommarie, gli atti di violenza. I delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa vengono autorizzati a visitare i campi di prigionieri di guerra, gli internati e ad intrattenersi.
Nel 1977, una nuova Conferenza Diplomatica adotta due “Protocolli aggiuntivi”.
Il I Protocollo identifica meglio il personale ed il materiale sanitario e meglio assicura la protezione della popolazione civile dagli effetti delle ostilità nei conflitti armati internazionali.
Il II Protocollo si preoccupa della protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali mediante una serie di disposizioni destinate ad assicurare la tutela dei feriti, dei malati e della popolazione civile in generale e, in particolare, dei civili privati della libertà.
Il 10 ottobre del 1980 viene adottata a Ginevra una “Convenzione sul divieto e la limitazione dell’impiego di talune armi classiche” che possono essere ritenute capaci di causare effetti traumatici eccessivi o di colpire in modo indiscriminato.
I sette principi fondamentali

Il Movimento della Croce Rossa opera nel campo dell’aiuto umanitario sulla base di sette principi fondamentali comuni, adottati dalla XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa svoltasi a Vienna nel 1965, che costituiscono lo spirito e l’etica della Croce Rossa e della quale sono garanti e guida. Essi sintetizzano i fini del Movimento ed i mezzi con cui realizzarli.
UMANITÀ
La Croce Rossa si adopera a prevenire e lenire in ogni circostanza le sofferenze degli uomini, a far rispettare la persona umana e a proteggerne la vita e la salute; favorisce la comprensione reciproca, l’amicizia, la cooperazione e la pace duratura tra tutti i popoli.
La Croce Rossa non intende la pace esclusivamente come semplice assenza di guerra bensì come un processo dinamico di cooperazione tra tutti gli Stati e i popoli, che si fondi sul rispetto della libertà, dell’indipendenza, della sovranità nazionale, dell’uguaglianza, dei diritti dell’uomo, e su una giusta ed equa ripartizione delle risorse destinate a soddisfare i bisogni dei popoli.
NEUTRALITÀ
Poiché la Croce Rossa agisce, come si è visto, anche in tempo di conflitto armato, essa pone la sua struttura al servizio della collettività senza appoggiare o favorire gli interessi di alcuno Stato in particolare. È questa la garanzia perché essa ottenga la fiducia da parte di tutti.
IMPARZIALITÀ
Vengono eliminati così i concetti di superiorità ed inferiorità ridando ad ogni uomo pari dignità. La Croce Rossa non opera alcuna distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale e di appartenenza politica.
INDIPENDENZA
La Croce Rossa è indipendente, ausiliaria dei pubblici poteri nelle loro attività umanitarie. E’ sottoposta alle leggi dei rispettivi Paesi. Le Società Nazionali devono, ciò non di meno, conservare una autonomia che permetta loro di agire sempre sulla base dei principi della Croce Rossa
VOLONTARIATO
In Croce Rossa, infatti, vi sono volontari che danno le loro prestazioni gratuite nel tempo libero e coloro che sono in tutto e per tutto dipendenti di essa, ma tutti devono aver fatto una scelta ben precisa e libera, con il desiderio di aderire ai principi fondamentali e, soprattutto, di aiutare il prossimo sofferente. La Croce Rossa è un’istituzione di soccorso volontaria e disinteressata
UNITÀ
In uno stesso Paese non vi può essere che una sola società di Croce Rossa aperta a tutti e competente ad estendere la sua azione umanitaria all’intero territorio
UNIVERSALITÀ
La Croce Rossa è una istituzione universale in seno alla quale tutte le società hanno diritti uguali e il dovere di aiutarsi reciprocamente